L’importanza del modello concettuale idrogeologico-geochimico per la caratterizzazione chimica di un bacino idrico e delle sue contaminazioni.
La composizione chimica delle acque è il risultato di molteplici processi naturali, come l’interazione delle acque stesse con le rocce che costituiscono l’acquifero e/o il mescolamento fra acque di diversa natura che circolano nello stesso sistema.
Quando si vuole verificare lo stato di salute delle acque di un sistema naturale, non è sufficiente confrontarsi con le concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) del D.lgs. 152/2006 o a eventuali valori di riferimento stabiliti da ISS, ma è invece necessario comprendere nel proprio intimo i sistemi in gioco, ricostruendo quanto più accuratamente possibile l’ambiente di studio sotto i suoi aspetti geologici, idrogeologici e geochimici, grazie alla costruzione di un modello concettuale per ricavare set omogenei di dati sui quali sarà possibile valutare i background geochimici del sistema e dunque avere a disposizione le informazioni necessarie per un efficace riconoscimento delle contaminazioni e di conseguenza, per porre le necessarie basi per il riconoscimento delle sorgenti che le hanno generate.
Giorgio Virgili
Founder and Technical Director of Westgroup. Expertise in geochemistry and radiometric instrumentation.
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