IPNOA è un progetto co-finanziato dalla Commissione Europea nel programma Life+ che punta migliorare il monitoraggio delle emissioni di N2O in agricoltura e a promuovere le buone pratiche per la mitigazione dei gas serra.
I Partner: West Systems (capofila), Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna (SSSUP), Regione Toscana, Istituto Nazionale della Ricerca Agronomica di Thiverval – Grignon (Francia).
Obiettivi di IPNOA
I principali obbiettivi di questo progetto sono:
- lo sviluppo di due prototipi per il monitoraggio, nel tempo e nello spazio, delle emissioni di protossido di azoto (N2O) dal suolo per migliorare l’attuale monitoraggio di questo gas serra (strumentazione West Systems, monitoraggio biennale da poco concluso);
- l’identificazione delle migliori pratiche gestionali di agro-ecosistemi al fine di ridurre le emissioni di gas serra dall’agricoltura (a cura della SSSUP) .
- l’analisi dello scenario su scala regionale per identificare le misure da adottare come incentivi economici per mitigare l’emissione di protossido di azoto nelle pratiche agricole (SSSUP e regione Toscana).
IPNOA: Innovazione sul monitoraggio di N2O per la riduzione dei gas serra in agricoltura
Background
Per attuare la Strategia Europea sulla riduzione emissiva dei gas serra del 20% nel 2020, è necessario un drastico ridimensionamento delle emissioni di questi gas dalle loro fonti principali.
Nel 2009 in Italia l’agricoltura contribuiva al 7% circa delle emissioni totali: l’emissione dal suolo di protossido di azoto, in cui l’agricoltura contribuisce per il 70% del totale, è la principale sorgente di gas serra del settore. L’emissione di protossido di azoto è dovuta principalmente alla fertilizzazione azotata in sistemi colturali. Attualmente le emissioni di N2O in agricoltura sono stimate, negli inventari regionali e nazionali, come le linee guida del IPCC prevedono, applicando un modello semplificato in cui l’unico parametro in ingresso è la quantità di fertilizzante utilizzato tralasciando altri parametri potenzialmente importanti come le condizioni meteorologiche e climatiche e la gestione agricola del suolo.
Alternativamente, le emissioni di N2O possono essere misurate grazie a diverse metodologie non utilizzabili per i campi coltivati (come ad esempio la tecnica eddy correlation) o che richiedono lunghe procedure di campionamento del gas dalle camere di accumulo e la successiva analisi di laboratorio dei campioni raccolti.
L’innovazione: il sistema di monitoraggio delle emissioni di protossido di azoto.
Basandosi sulle considerazioni precedenti, in questo progetto si sviluppa un approccio diverso per la determinazione in loco dei flussi di N2O utilizzando camere di accumulo con analizzatori di N2O in continuo. Per questo due diversi prototipi sono stati sviluppati, uno portatile e una stazione fissa. Dal loro disegno, realizzazione, calibrazione in laboratorio e verifica sul campo, si riesce a misurare flussi di N2O direttamente in campo in un intervallo temporale molto breve e con una miglior sensibilità rispetto agli altri metodi.
Questi aspetti sono molto importanti per valutare i bilanci annuali di aree integrate, considerando la grande variabilità spaziale e temporale delle emissioni di N2O. Attraverso una serie di prove attentamente pianificate in due diversi siti della Regione Toscana caratterizzati sia da diverse condizioni pedologiche e climatiche che da diverse gestioni delle colture, si ottiene un quadro sufficientemente realistico dell’emissione totale di N2O dai suoli seminativi della Toscana.
La sperimentazione ha prodotto la raccolta di due anni di dati sul monitoraggio delle emissioni di protossido di azoto, anidride carbonica e di metano che, una volta elaborati, daranno vita ad un Manuale di buone pratiche rivolto a tecnici, imprenditori agricoli e amministratori pubblici, per la riduzione di protossido di azoto nell’agricoltura toscana.
I due prototipi West Systems sono stati validati dall’Istituto Nazionale delle ricerche agronomiche (Inra) in Francia, attraverso strumenti ad elevata sensibilità, e quindi si può affermare che il primo obiettivo raggiunto apporta un importante contributo al futuro del monitoraggio delle emissioni in agricoltura.
Approfondimenti
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Website progetto IPNOA: http://www.ipnoa.eu
Per maggiori informazioni scrivi a: p.vergara@westsystems.com
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