In occasione del Cop22 – Climate Change Conference 2016 a Marrakech, che ha visto la presenza di Westgroup tra i relatori, gli scienziati dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) hanno confermato che il 2016 è stato l’anno il più caldo mai registrato.
Tra gli scienziati che hanno partecipato ed i report e studi presentati ve ne sono alcuni di veramente importanti per chi dovrà mettere in pratica interventi e soluzioni per l’ambiente. Nonostante il trend verso un sistema economico globale più pulito sia iniziato, la notizia che le emissioni di CO2 sono rimaste stabili negli ultimi tre anni (fonte: Studio Glen Peters, Centro Ricerca Internazionale dul Clima e l’Ambiente, Oslo), impone un nuovo stato di guardia.
Situazione stabile, ma non per questo ottimista
ll cambiamento climatico è un dato di fatto e la riduzione delle emissioni dei cosiddetti gas serra prodotti dall’attività umana resta un obiettivo primario, oggi più che mai. Quanto è stato intrapreso sinora non appare sufficiente.
Anche i segni di instabilità e crisi economica di molti paesi che hanno comportato un’emissione stabile di CO2 non hanno sufficientemente inciso nel rallentamento del processo di cambiamento climatico, che rimane in costante crescita. Inoltre, a rendere il quadro ancor più evidente, vi è uno studio di Germanwatch presentato a Marrakech, che ha evidenziato oltre 530 mila morti tra il 1996 e il 2015 per eventi meteo, le cui cause di origine naturale presentano comunque una relazione con lo sviluppo umano. Di certo l’aumento della popolazione terrestre sta comportando l’antropizzazione di territori meno sicuri e più soggetti a fenomeni metereologici drammatici.
Gli scienziati si aspettano che questi eventi diventino più frequenti e intensi a causa del riscaldamento globale causato dalle emissioni di gas serra. Il fenomeno degli eventi e delle catastrofi naturali, oltre a mettere a rischio la vita di possibili migliaia di persone, ha avuto un considerevole effetto economico, ovvero perdite stimate nell’ordine dei 3.000 miliardi di dollari nel periodo 1996 – 2015.
Alcuni segnali positivi
Lo stato di allerta verso il tema ambientale è oggi più che mai ai massimi livelli e gli interventi di prevenzione e monitoraggio ambientale divengono azioni indispensabili nello scenario di cambiamento climatico in atto.
Il monitoraggio e l’ingegneria ambientale divengono quindi elementi fondamentali per prevenire e mettere in sicurezza l’ambiente che vivremo. Westgroup vuole offrire soluzioni concrete, perchè questa è la nostra missione: progettare ed offrire soluzioni tecnologiche, ingegneristiche e di know-how per la conservazione e protezione della vita e dell’ambiente.
Per informazioni: www.westgroupnews.com
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