Progettazione e realizzazione di un impianto di fitodepurazione a Noubaryia (Egitto)
Progetto Physis in Egitto: obiettivi generali
L’intervento progettato da Physis – dipartimento di Westgroup, denominato “WP4 – Realization of the contructed wetland” ha previsto la realizzazione di un impianto sperimentale di fitodepurazione, il cui scopo è stato valutare il comportamento di questa tecnica depurativa in un ambiente climatico particolare come quello egiziano e stabilire se un impianto di depurazione “naturale” sia riproponibile in scala reale nel paese a prezzi contenuti.
Il leader del progetto è il CUEIM Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale ed annovera tra i partners il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’EEAA – Egyptian Environmental Affaire Agency (Egitto), l’ONAS Office National De l’Assainissement (Tunisia), il CURSA – Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente (Italia), e l’ AAH – University of Aarhus (Danimarca).
L’intervento si inserisce all’interno del progetto IMPROWARE che è parte del programma di assistenza tecnica regionale Sustainable Water Integrated Management (SWIM), lanciato dalla Commissione europea per contribuire alla diffusione su ampia scala, ed all’effettiva attuazione, di politiche e tecniche di gestione sostenibile delle acque nella regione del Mediterraneo meridionale.
Progetto Physis in Egitto: un impianto sperimentale di fitodepurazione
Il progetto prevedeva di realizzare un impianto pilota all’interno dell’area dell’attuale impianto di trattamento delle acque reflue di Noubaryia. La località si trova nel nord dell’Egitto nella provincia di Alessandria in una zona desertica dove le acque sotterranee sono caratterizzate dalla presenza di sale e vi è quindi una forte necessità di disponibilità di acqua per l’irrigazione. Una parte della portata di acqua reflua trattata sarà quindi affinata per mezzo della fitodepurazione in modo tale da raggiungere gli standard per essere riutilizzata a scopo irriguo.
Descrizione dell’intervento
L’impianto pilota di fitodepurazione è stato realizzato all’interno dell’area dell’attuale impianto di trattamento delle acque reflue di Noubaryia (zona evidenziata in rosso nella figura seguente).
Con il termine “fitodepurazione” ci riferiamo ad un sistema di depurazione naturale delle acque reflue domestiche, agricole e talvolta industriali, che riproduce il principio di autodepurazione tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide. L’etimologia della parola (phyto = pianta) potrebbe far pensare che siano le piante gli attori principali del processo depurativo, in realtà le piante hanno il ruolo fondamentale di creare un habitat idoneo alla crescita della flora batterica, adesa o dispersa, che poi è la vera responsabile della depurazione biologica. A livello internazionale gli impianti di fitodepurazione vengono chiamati constructed wetlands e possono essere utilizzati o come trattamento secondario, cioè come un vero e proprio processo depurativo, a valle del trattamento primario o come trattamenti terziari a valle di impianti di depurazione tradizionali il cui effluente non raggiunge i limiti imposti dalla normativa.
Il fitodepuratore è costituito da due vasche identiche con funzionamento in parallelo così da poter confrontare la diversa efficienza depurativa di due differenti tipologie di piante: il Cyperus Papyrus, meglio conosciuto come papiro egiziano, e la Canna con fiori gialli.
L’orientamento e le dimensioni delle vasche sono stati scelti in modo tale da massimizzare la superficie disponibile per il trattamento e di conseguenza la portata avviata al trattamento terziario. Per entrambe le vasche si è previsto un funzionamento a flusso sommerso orizzontale (HF) ad alimentazione continua.
All’interno dell’impianto pilota sono state previste attrezzature tecniche di misurazione utili ad analizzare i principali parametri che descrivono il processo depurativo ed a capire quale tipologia di pianta è più efficace in questo ambiente climatico.
L’area prevista per l’irrigazione che utilizzerà l’acqua depurata, è situata a nord-ovest rispetto all’impianto di depurazione ad una distanza di circa 150 m in linea d’aria.
Stato attuale dell’intervento Physis in Egitto
Allo stato attuale i lavori relativi alla realizzazione del fitodepuratore sono sostanzialmente conclusi anche se prima dell’avvio vero e proprio del processo di depurazione, previsto con la collocazione delle specie vegetali nelle due vasche, sarà necessario terminare alcuni lavori di adeguamento dall’impianto esistente.
Per informazioni:
tel. +39 055 4683253
Giacomo Barni & Giovanni Bonaiuti
Ingegnere Ambientale in Physis- West Systems si occupa dello studio di reti di acque reflue, di sistemi GIS e di modellazione matematica. Partecipa ai progetti di ricerca LIFE+ SANePLAN e BIOCLOC.
Giovanni Bonaiuti
Ingegnere per l'Ambiente ed il Territorio, ha seguito vari lavori sia nel settore della pianificazione territoriale dei servizi idrici ed ambientali sia nel campo della progettazione di impianti di trattamento acque, fognature ed infrastrutture idrauliche.