PROGETTO COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA
RADIONUCLIDE affronta il problema della presenza di radioattività nei rifiuti solidi assimilati agli urbani
Il Progetto RADIONUCLIDE – realizzato da West Systems e cofinanziato dai fondi POR FESR LAZIO 2014-2020, a valere sull’Avviso Pubblico “Kets – tecnologie abilitanti”- affronta il problema della possibile presenza di radioattività nei rifiuti solidi assimilati agli urbani, che può costituire un serio pericolo per gli addetti alla raccolta e per la collettività.
I siti di stoccaggio e di trattamento dei rifiuti solidi hanno l’obbligo di verificare l’eventuale presenza di contaminazione radioattiva in tutti i carichi in ingresso con la necessità, in caso di rinvenimento di una quantità di radioattività anche minima, di fermare il mezzo trasportatore e di interpellare l’Esperto Qualificato.
Il Progetto mira a sviluppare un sistema per l’identificazione della radioattività durante la fase di raccolta, di cui dotare i mezzi preposti alla raccolta dei rifiuti, che permetterebbe di intraprendere immediatamente le azioni corrette al fine di garantire la sicurezza della popolazione.
Finalità: identificazione di radionuclidi in fase di raccolta
La presenza di radioattività nei rifiuti solidi assimilati agli urbani è un’evenienza non così rara. Nella maggior parte dei casi il tipo di radionuclidi ed il loro livello di radioattività non sono da ritenere pericolosi. Tale situazione è riconducibile alla presenza sul territorio di strutture ospedaliere nelle quali vengono utilizzati, a fini terapeutici e diagnostici, radionuclidi a vita media breve. In altri casi invece, sebbene molto rari, potrebbero verificarsi radionuclidi e livelli di radioattività tali da costituire un serio pericolo per gli addetti alla raccolta e per la collettività, legati alla presenza di sorgenti radioattive, generalmente provenienti dall’industria, che, uscite per diversi motivi (un furto, l’abbandono, smaltimento o cessione a terzi di vecchie apparecchiature), dal sistema di radioprotezione e sicurezza radiologica dettato dalla legge, potrebbero essere trattate inconsapevolmente come rifiuti comuni.
Il Progetto, tramite attività di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale, mira a sviluppare un sistema per la rilevazione ed identificazione di radionuclidi durante la fase di raccolta, di cui dotare i mezzi preposti alla raccolta dei rifiuti, portando quindi a ridurre gli episodi di fermo-impianto (che si verificano quando il portale radiometrico identifica un carico contenente rifiuti radioattivi) e, al contempo, aumentare notevolmente il livello di sicurezza per i lavoratori addetti e la collettività.
Risultati
È in fase avanzata l’attività di ricerca, volta allo studio dello stato dell’arte, delle problematiche correlate ai rifiuti radioattivi e della sensoristica esistente, al fine di individuare le modalità di implementazione dei sistemi di rilevamento più idonei nei mezzi di raccolta e progettare la strumentazione sensoristica elettronica per la determinazione dei radionuclidi eventualmente presenti nei rifiuti.
È in corso di svolgimento inoltre una fase di sperimentazione, nella quale installare e testare la strumentazione realizzata su almeno un automezzo di raccolta rifiuti urbani e attrezzare un veicolo per il trasporto in sicurezza dei rifiuti contaminati, allo scopo valutarne l’effettiva funzionalità in condizioni operative.
Maggiori info: www.europa.eu
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