Il progetto LIFE VITISOM: Innovazione in viticultura
Gestione della concimazione organica del vigneto attraverso un sistema di distribuzione con rateo variabile.
VITISOM è un progetto Life che nasce dalla partnership tra l’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali (coordinatore), il Consorzio Italbiotec, l’Università degli Studi di Padova, tre aziende operanti nel settore vitivinicolo, Guido Berlucchi & C. SpA, Castello Bonomi Tenute in Franciacorta, Azienda agraria degli Azzoni Avogadro Carradori, e nell’ingegneria applicata al settore agricolo e ambientale, Casella Macchine Agricole Srl e West Systems Srl.
Premessa
Attualmente il suolo vitato è soggetto a crescente diminuzione del contenuto in sostanza organica a causa della transizione verso sistemi di coltivazione intensiva, che ha determinato sia una riduzione della distanza tra le file che una rapida evoluzione tecnologica della meccanizzazione del vigneto. L’importanza del contenuto di materia organica nel suolo è già noto da tempo; tuttavia solo recentemente nuovi studi hanno contributo ad un miglioramento della conoscenza e della consapevolezza in tema di tutela del suolo.
LIFE VITISOM si propone di introdurre un sistema innovativo per gestire la concimazione organica dei vigneti che permetta di contrastare l’erosione della materia organica e di migliorare l’omogeneità e la qualità dei suoli vitati.
In particolare, la promozione dell’uso razionale dei concimi organici consente di conservare e restaurare la sostanza organica nei suoli dei vigneti, in linea con quanto riportato nel protocollo UE per la coltivazione integrata e biologica.
Obiettivi del Progetto
- Sviluppo e validazione di tecnologie innovative per la gestione della concimazione organica nel vigneto: il progetto mira applicare la VRT (tecnologia a rateo-variabile) per sostenere i sistemi di distribuzione del concime organico, una novità per il settore viticolo.
- Promuovere un approccio più sostenibile per la gestione del suolo in viticultura: questa nuova tecnologia porta ad un miglioramento, a livello locale ed europeo, della qualità dei suoli dei vigneti, in termini di struttura del suolo, contenuto di materia organica e di biodiversità. Questo permette di prevenire l’erosione, la compattazione e la diminuzione della materia organica nel suolo.
- Contribuire alla definizione di un quadro completo riguardo alle strategie adottabili per la gestione del suolo vitato, della materia organica e alle buone pratiche in viticoltura: il progetto permette di definire, attraverso collaudi realizzati in diversi contesti pilota, un quadro di gestione del suolo vitato riproducibile anche a livello europeo.
Le azioni
Il progetto ha una durata di 3,5 anni e si articola in 3 principali Azioni di “implementazione tecnica”:
1. Progettazione tecnica e sviluppo dei prototipi
La prima fase del progetto ha lo scopo di progettare, sviluppare, produrre e mettere a disposizione una macchina innovativa per ciascun contesto vitivinicolo identificato (rappresentativo delle più importanti aree viticole europee) che, grazie all’adozione della tecnologia del sistema a rateo variabile (VRT), sia in grado di razionalizzare l’impiego della sostanza organica del vigneto a livello locale, nazionale ed europeo. Questa azione è suddivisa in due sub-azioni: (1) Realizzazione della versione base di 5 prototipi (uno per ogni diverso sito identificato) (2) Miglioramento delle versioni basi per la realizzazione delle 5 versione finali dei prototipi.
2. Prove in campo e validazione dei prototipi nel settore vitivinicolo
La seconda fase del progetto si propone di validare una macchina che possa essere utilizzata in tutti i contesti vitivinicoli europei, attraverso la verifica del suo corretto funzionamento in differenti scenari. Le attività di collaudo effettuate su una vasta superficie permette di affinare e definire le caratteristiche tecniche della macchina, mentre i test comparativi impostati in ciascun sito test consentiranno di definire un modello personalizzato di gestione del suolo. Questa azione comprende anche una fase di studio dell’“After-Life prototype utilisation Plan”, al fine di individuare i maggiori stakeholder a livello europeo e le zone più interessanti in cui il prototipo potrà essere utilizzato.
3. Sviluppo di una strategia di valorizzazione per la diffusione del modello
La terza fase del progetto ha lo scopo di definire una strategia di tutela della proprietà intellettuale e dei diritti di sfruttamento dei risultati (IPR), al fine di garantirne una corretta condivisione tra i partner. Questa azione comprende inoltre un piano per la conversione della nuova tecnologia sperimentata dalla versione prototipale a quella seriale da proporre al mercato vitivinicolo.
Monitoraggio
L’efficacia del metodo e delle attività di progetto sono accompagnate da un’Azione di “monitoraggio” chimico e biologico del suolo, delle emissioni e della qualità della produzione vitivinicola. La sostenibilità del processo sarà inoltre garantita da una valutazione delle emissioni di gas serra a livello di vigneto, dell’impatto ambientale (Life CycleAssessment) e delle ripercussioni socio-economiche.
Lo sviluppo delle Azioni di implementazione e di monitoraggio sono affiancate da un’intensa attività di comunicazione e divulgazione dei risultati al fine di incrementare il coinvolgimento degli stakeholder interessati, a partire dagli operatori del settore (aziende vitivinicole, terzisti, aziende produttrici di macchine agricole), ai cittadini, alle scuole, alla comunità scientifica fino agli Enti pubblici e locali.
I risultati attesi
- Incremento della sostenibilità e dell’efficienza della concimazione organica in viticultura, grazie all’adozione della VRT e conseguente miglioramento delle tecniche di distribuzione con riduzione dell’uso di fertilizzanti chimici, della riduzione della quantità di materia organica distribuita in vigneti biologici e omogeneizzazione del vigore dei vigneti.
- Validazione di un sistema di gestione del suolo con prospettive di un aumento medio del 5% della sostanza organica nel suolo vitato, un incremento della biodiversità del suolo di circa 5%, una riduzione di circa il 10% delle emissioni provenienti da terreni vitati (espressi in CO² – equivalente) rispetto all’utilizzo di fertilizzanti chimici, una riduzione di circa il 10% delle emissioni di odori dalla distribuzione di organico fertilizzanti, una riduzione dei costi legati alla distribuzione del concime organico di almeno il 20%.
- Incremento della consapevolezza della gestione della materia organica in viticoltura, attraverso un’importante attività di disseminazione incentrata a sviluppare le migliori pratiche sulla gestione del suolo viticoltura, migliorare la consapevolezza del consumatore sui benefici di un approccio sostenibile in agricoltura, migliorare la conoscenza riguardo l’impatto ambientale della gestione del suolo, in accordo con gli obiettivi della Soil Thematic Strategy promossa dall’UE.
Per approfondimenti: visita il sito Life Vitisom
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